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Ortiamo, a Cagli nasce l’orto da adottare e condividere. Anche a distanza
L'hanno chiamato Ortiamo, donando dinamicità e condivisione al progetto fin dalla sua denominazione. Quale progetto? Semplice e geniale: adottare un orto, coltivare con le proprie mani prodotti biologici, seguire la nascita e la crescita di ogni ortaggio e raccoglierli, rispettando i tempi della natura e le sinergie tra le piante e il terreno che li ospita, prodotti privi di coloranti, conservanti e insetticidi, cioè prodotti salubri e buoni.
Chiamatelo ritorno alle origini. Se lo sono inventato Alda e Pasquale nel Comune di Cagli, sull'antica via Flaminia: casello di Fano, superstrada per Roma, seconda uscita per Acqualagna, poi solo poche centinaia di metri in salita fino a quota 800.
"Dato che oggi è sempre più importante essere dei consumatori consapevoli, informati e aggiornati sulla qualità e la genuinità dei prodotti - spiegano Alda e Pasquale sul loro sito internet www.ortiamo.it - ti diamo l'opportunità di coltivare un orto e di scegliere tra diverse tipologie di appezzamenti, personalizzando la coltura e i prodotti. Hai così la possibilità di creare e gestire il tuo orto riscoprendo il contatto con la natura con la certezza che i prodotti, che porterai in tavola, sono genuini e oltre il km 0, perchè sei proprio tu che li curi. Inoltre potrai condividere la tua passione con gli altri ortolani, partecipare ad iniziative ricreative, culturali e sociali e impiegare il tuo tempo libero in modo sano e all'aria aperta". E anche quando non ci sarà tempo per curare l'orto in prima persona, si potrà seguire l'andamento a distanza".
Chiamatela conversione. E' quella che pionieristicamente, anni fa, hanno iniziato Alda e Pasquale, compagni di vita e di campagna. Alda, dopo 16 anni di lavoro in ufficio a Milano, sua città natale, è passata alla vita frenetica di un pub-birreria in quel di Monza. Poi, il richiamo della natura con un'idea di autosufficienza, decrescita, biologico, riciclo, baratto. Le Marche e la Provincia di Pesaro sono state scelte perché ritenute ideali per il cambio di vita: non troppo distante da casa ed emergente per vari motivi.
"Produciamo cereali, soprattutto farro e miglio, legumi, ortaggi, miele - raccontano - Raccogliamo tartufi, tagliamo la legna, trasformiamo i nostri prodotti in marmellate, succhi, conserve; lavoriamo con le erbe aromatiche e il legno..."
